giovedì 24 ottobre 2013

Milano intorno Milano

Domenica 13 ottobre 2013 presso Cascina Linterno via Flli.Zoia 194 Milano,
è stato presentato davanti al Presidente dell'associazione Amici Cascina Linterno, Sign, Gianni Bianchi, diversi soci e pubblico, il progetto audiovisivo intitolato Milano Intorno Milano con la visione in anteprima della sola parte relativa a Cascina Linterno, una delle 4 realtà scelte per il documentario in fase di produzione,che sarà completato e pronto per la presentazione ufficiale, nell'autunno del 2014.
Un caloroso e sentito applauso ha riscosso alla fine la parte mostrata, con un genuino interessamento da parte di un giornalista del Corriere della Sera presente.

Milano intorno Milano come si può facilmente dedurre dal titolo, è un viaggio attraverso 4 realtà rurali, una per ogni punto cardinale della metropoli, le quali pur essendo situate al di fuori di quella che è la classica area metropolitana milanese ne fanno parte essendo all'interno del municipio di Milano.
Un viaggio che mostra due anime diverse, contrastanti dello stesso corpo.
Il documentario sarà completato entro l'autunno del 2014, e proiettato inizialmente presso le cascine che hanno aderito al progetto.
Un sito internet è stato appositamente creato per questo progetto: www.milanointornomilano.blogspot.com







martedì 15 ottobre 2013

VENERDI 11 OTTOBRE 2013


Un gruppo di amici, interessi diversi, professioni diverse, una passione comune il film capolavoro di Ermanno Olmi l'Albero degli Zoccoli per il quale ognuno a suo modo ha contribuito e contribuisce a portarne avanti lo straordinario retaggio in momenti ed in occasioni diverse, qualche volta insieme, qualche volta per conto proprio.
 
Ma venerdì sera 11 ottobre 2013, davanti a fumanti piatti della tradizione bergamasca si sono riuniti, hanno discusso, valutato, raccontato, e la decisione è stata questo blog per realizzare un sodalizio che ci auguriamo proficuo, interessante ed utile per tutti.
 
Da sinistra: in basso Marco, Maurizio a metà, il piccolo Fabrizio con la sua mamma Emanuela con Alberto, Sabrina e Rosalba a destra , Paolo in basso a destra. Presenti ma non nella foto Lorenzo e Matteo figli rispettivamente di Alberto ed Emanuela, e Maurizio e Rosalba.
 
Post di Maurizio      

lunedì 14 ottobre 2013

SPETTACOLO DI NARRAZIONE



DIN DON DEL FERANDI’

NI’ A CA’ CHE L’E’ URA DE DURMI’

Monodramma di narrazione


Il “monodramma di narrazione” “Din don del Ferandì, nì a cà che l’è ura dè durmì” è frutto di otto mesi di ricerca su campo, composta da interviste ad alcuni anziani effettuate nella bassa pianura bergamasca, nei territori di Caravaggio e frazioni, Treviglio e frazioni, Calvenzano, Mozzanica e Fornovo San Giovanni, e dalla raccolta da parte dell’autore-interprete delle memorie di alcuni componenti anziani della sua famiglia, sulla vita contadina.
Il materiale narrativo raccolto, composto da proverbi, leggende, filastrocche, litanie, aneddoti e fiabe, è confluito in uno spettacolo dal sapore autobiografico ed intergenerazionale, in quanto va ricordato che il trisnonno dell’autore-interprete era un raccontastorie, che intratteneva il suo pubblico nelle stalle e nelle osterie durante i lunghi inverni padani, e dava spettacolo sulle aie durante le afose serate estive.
Sua figlia Giulia (la bisnonna materna dell’autore-interprete) ha avuto la cura di custodire “oralmente” parte del patrimonio narrativo del padre e di trasmetterlo a sua figlia Piera, che a sua volta lo ha trasmesso direttamente all’autore-interprete.
È stata infine compiuta un’operazione registica di “assemblaggio narrativo” che ha permesso allo spettacolo di assumere una forma drammaturgia coerente ed un registro comico-popolare.


LA MESSA IN SCENA

La sera diveniva nell’inverno contadino e di paese, occasione di ritrovo e di svago, di socialità e di apprendimento: era infatti utile servirsi in molti del calore gratuito della stalla.
Ecco che allora, le donne, i bambini, i ragazzi, gli uomini e gli altri anziani si sedevano insieme, vicini, in modo quasi rituale, e ascoltavano rapiti il narratore di storie – in bergamasco al pastucèr-  raccontare fiabe, storie popolari, novellette comiche, intervallare a preziosi consigli di medicina popolare, canti e filastrocche…
Berto pastucèr è un custode del passato, è un visionario sospeso sulla soglia, sul confine fra due mondi, diventa testimone di ciò che era un tempo e che non sarà mai più; il suo narrare, che riporta nel presente un mondo scomparso, frammenti di vita quotidiana, memorie arcaiche, briciole di storia, è ormai da considerarsi “Epica”.La luce fioca delle candele, una sedia, un fiasco di vino, dei fiammiferi…e  Berto che alterna la lingua italiana al dialetto bergamasco, per divertire, intrattenere, stupire, trasmettere un sapere popolare, e ripercorrere insieme, pubblico e attore, un piacevole viaggio alla riscoperta delle antiche abitudini dell’uomo.

Ideato,  realizzato, interpretato da  Alberto Angelo Di Monaco

domenica 13 ottobre 2013